Il governo dei tecnici di Masterchef
Stavo pensando di commissariare Monti e il governo dei tecnici. Mi piaceva farli controllare da tecnici più tecnici di loro. Da gente seria. La Triade di Masterchef. Gli metto sopra il Joe Bastianich, Carlo Cracco (che la gente in giro continua a chiamare Cracco-Peck pensando si tratti di un duca austro-ungarico decaduto e costretto per sopravvivere a rosolar piccioni) e il Bruno Barbieri, glamour ma inflessibile. Funzionerebbe così: i tecnici e il Parlamento fanno le leggi, dopodichè le presentano al triumvirato di Masterchef che decide se vanno bene o no. Questo sistema serve anche a far perdere ai politici la mentalità di “casta” e assumere quella di “concorrenti”. Devono arrivare dalla Triade già un po’ spaventati, quasi tremebondi, servendo la nuova legge “al vassoio”, sotto la cloche. A questo punto può succedere che al Bastianich gli girino e dica: “questa ti sembra legge di Stato?” (lui di solito quando un piatto gli piace dice: “questo è piatto di ristorante”). È capace che gli tira in faccia il documento, che gli dice “mani in aria”, come sa fare lui. Poi arriva il duca Cracco-Peck dà un’occhiata al decreto legge e fa: “il sociale tu oggi l’hai dimenticato a casa mi sembra”, lo guarda male e se ne va. Ma a volte potrebbero anche essere buoni, può succedere che il Barbieri li promuova: “oggi hai fatto una buona legge, sarai tu a scegliere il prossimo ordine del giorno alla Camera”. Ma il bello è che la stessa Triade potrebbe a sua volta legiferare, tipo una Cracco-Peck sull’immigrazione (ad esempio gli egiziani entrano solo quelli che san fare la pizza, i cinesi devono dimostrare padronanza con gli involtini primavera, i giapponesi si beccano il “pressure test” già in dogana, devono preparare la “barca” di sushi, così, al volo, su due piedi). Inoltre la Triade potrebbe mandare via i politici quando vuole. Li chiamano da loro a quattro, cinque, anche sei o sette alla volta, li schierano uno di fianco all’altro e ad alcuni dicono “oggi sei stato fra i peggiori, togliti la giacca, la tua avventura nella squadra di Governo finisce qua”.
(da Chef, gennaio 2012)