The Secret
Quando entro il libreria mi lascio alle spalle gli scaffali traboccanti di “gialli religiosi”, non mi importa più di confraternite di frati che custodiscono libri segreti, giro alla larga da saghe familiari dell’Italia del dopoguerra, da thriller scandinavi, affreschi storici sudamericani, “storie mozzafiato”, “esordi sorprendenti” e “luminosi acquarelli sentimentali”. E mi fiondo nel reparto della grande letteratura, quella che mi fa sognare. O meglio, visualizzare. Perchè questo è il segreto di The Secret: visualizzare se stessi come se già si fosse ottenuto il successo desiderato. Mi aggiro fra i giganti del coaching e i maestri della cabbala, estasiato dal sorriso maliardo di Mr Miliardo, Dereck Chopra, leggermente abbronzato, avvolto in lini color pastello sullo sfondo di ville traboccanti di allievi ricchi e felici E mi visualizzo. Eccomi scendere da una Bentley color lime, sorridente come un guru, avvolto in una pelliccia di lupo, il mio autista è un indiano raffinatissimo con un turbante in seta. Sono talmente ricco che l’indiano stesso è entrato nella classifica dei primi cento più ricchi del mondo di Forbes.
Ho una carta di credito fatta di luce, palpitante, golosa, quasi viva. I bancomat hanno orgasmi meccanici quando avvertono la mia presenza nel raggio di 500 metri. Mi visualizzo in paradisi wellness, nelle saune dei grand hotel di montagna.
Creo affreschi onirici dove spendo somme favolose in escort, guide alpine e fisioterapisti.
E qualcosa prima o poi arriverà.
(da Style Il Giornale, novembre 2012)